Abbiamo una dislalia quando pronunciamo uno dei suoni della nostra lingua, di solito una consonante, in modo decisamente diverso da come fanno gli altri, tanto che se facciamo una registrazione si sente subito la differenza, e magari per colpa di quel suono non si capisce bene quello che abbiamo detto. Non è niente di grave, e in molti casi possiamo benissimo tenere quella consonante così com’è, e magari ripetere la frase quando gli altri non capiscono.
Diventa importante correggere una dislalia quando si fa un lavoro che esige un’articolazione impeccabile: l’attore, il cantante, il doppiatore, lo speaker, senza dubbio, ma in molti casi anche il giornalista, l’uomo politico, l’avvocato, il consulente, ed in misura minore anche la guida turistica, il venditore, il sacerdote, il manager, l’insegnante. Insomma quando riusciamo a fare il nostro lavoro meno bene, a causa di questa dislalia.
Il logopedista cercherà di capire innanzitutto qual’è la causa della errata pronuncia del fonema. Essa potrebbe dipendere dalle parti “dure” della bocca, che sono palato, mandibola, mascella, arcate dentarie, che possono avere una forma che rende molto difficile pronunciare correttamente il fonema che vogliamo modificare, oppure se si tratta di una difficoltà muscolare: in questo caso alcuni muscoli lavorano troppo, ed altri troppo poco, ed è difficile fare con precisione il movimento che vorremmo. In realtà questi due aspetti sono molto spesso intrecciati, ed il lavoro congiunto tra logopedista ed ortodonzista permette di raggiungere un risultato migliore e con più facilità. Questo è ancor più vero nei bambini.
Se vi sono le condizioni per risolvere la dislalia con strumenti esclusivamente logopedici, si inizierà un lavoro di esercizi quotidiani che dapprima sarà mirato a ottenere un buon livello di forza, precisione, ed armonizzazione dell’attività dei vari muscoli, poi si concentrerà sulla impostazione del fonema corretto, e da ultimo faciliterà l’automatizzazione del nuovo suono, e la sua introduzione del parlato spontaneo.